C'est plus facile de garder la bouche ouverte... |
Generalmente in questo blog, per ovvi motivi, non trattiamo mai opere che non abbiano una minima partecipazione italiana a livello produttivo, oppure che alla loro realizzazione non vi abbia partecipato uno staff tecnico composto per buona parte da nostri professionisti. Questo è uno di quei rari casi che ci prendiamo la libertà di fare un'eccezione. Il motivo di questa nostra digressione è legata al fatto che siamo riusciti a recuperare la visione di C'est plus facile de garder la bouche ouverte... film del 1974 che segna la seconda trasferta di Femi Benussi in terra francese, che avviene a distanza di pochi mesi dalla sua partecipazione ad Adolescenza perversa, interpretando una pellicola dalle forti tinte sexy, incentrata sulla crisi coniugale che travolge un rapporto di coppia.
La
trama, in breve, vede i coniugi Patrick e Delphine sposati da circa
dieci anni. Patrick pensa
continuamente a una ragazza italiana che aveva conosciuto prima del suo
matrimonio. Un giorno, Delphine incontra per caso una giovane donna,
Gina (Femi Benussi), che assomiglia all'amore giovanile del marito. Così
per far sbloccare sessualmente l'uomo, Delphine lo spinge tra le
braccia di Gina. Ma davanti al fatto compiuto Patrick non riesce a
tradire la moglie, però per assecondarla in questo suo bizzarro
escamotage atto a salvare il loro rapporto gli fa credere di averlo
fatto realmente. Alla fine quello che sembrava un vano tentativo
destinato al fallimento, permetterà a Patrick di rivalutare, riscoprire e
riprendere a vivere il rapporto di coppia con Delphine.
Arrivando al nocciolo della questione, che sta alla base di questo articolo, il film riprende il discorso stilistico già affrontato da
José Bénazéraf
nel succitato Adolescenza perversa, ovvero l'uso della lingua francese mista a quella
italiana, accorgimento che ci permette di apprezzare, cosa più unica che
rara, la vera voce della Benussi, perché nel film ha avuto l'opportunità di doppiarsi da sola. Purtroppo nelle produzioni italiane, a differenza di quelle francesi, in nessun film si sente mai la sua vera voce; lei stessa nell'intervista rilasciata a Cine70 ebbe modo di dire "Il bello è che film come questo (Nude per l'assassino, ndr) io li giravo, ma poi non li vedevo, neanche al doppiaggio, perché tanto ti doppiavano sempre. Solo in Francia mi sono doppiata da sola, e devo dire che mi piacevo molto di più con le mie intonazioni che con quelle che mi davano, per cui dicevo: sono meglio io. Ma siccome si doveva dar lavoro ai doppiatori e così si faceva prima, perché con gli attori ci vuole più tempo, alla fine ti doppiavano sempre. Evviva il cinema con la presa diretta, che per l'attore è una grande conquista". Non possiamo che essere d'accordo con lei. Nel video di seguito pubblicato, che è un estratto del film stesso, potete apprezzare e convenire con noi quanto la sua voce naturale sia molto più sensuale e conturbante di quella che gli è sempre stata affibiata. Non a caso abbiamo scelto una scena dove racconta una barzelletta, che otto anni dopo, nel 1982, sarà riproposta da Alvaro Vitali in Pierino colpisce ancora:
Dati del film: Regia di Jacques-Paul Bertran;Cast Femi Benussi , Robert Lombard , Sonia Vareuil , Ernest Menzer;Produttore Jacques-Paul Bertrand; Musiche di Jo Ricotta; Nazionalità Francese;Data di uscita in Francia 01/05/1974; Durata 01h25m
Articolo a cura di
Commenti