QUELL'ETA' MALIZIOSA (1975)



Regia/Director: Silvio Amadio
Soggetto/Subject: Silvio Amadio
Sceneggiatura/Screenplay: Silvio Amadio, Piero Regnoli
Interpreti/Actors: Gloria Guida (Paola), Nino Castelnuovo (Napoleone), Anita Sanders (madre di Paola), Mimmo Palmara (pescatore spagnolo), Andrea Aureli (patrigno di Paola), Mario Garriba
Fotografia/Photography: Antonio Maccoppi
Musica/Music: Roberto Pregadio
Scene/Scene Design: Saverio D'Eugenio
Montaggio/Editing: Silvio Amadio
Suono/Sound: Alberto Salvatori
Produzione/Production: Domizia Cinematografica
Distribuzione/Distribution: D.E.C.A. (Indipendenti Regionali)
censura: 65985 del 05-02-1975
Altri titoli: La lycéenne a grandi, Wenn bei süssen Teens die Hüllen fallen

Trama: Un giovane pittore trova lavoro come giardiniere sull'isola d'Elba. Nella famiglia che lo assume, sia la padrona che la figlia di lei cercano di conquistarlo…

Le location marittime sono sempre state gradite ed utilizzate dal regista e sceneggiatore Silvio Amadio, succede nel 1969, nel film “L’isola delle svedesi”, avviene nel 1975 con “Quella età maliziosa” e subito dopo (nello stesso anno) in “Peccati di gioventù”, realizzando così una sorta di “trilogia esotico-marittima”. Forse l’aria aperta, il sole ed il mare d’estate, ispiravano Amadio nel partorire delle storie leggere, di poche pretese e con qualche leggera spruzzata di erotismo e dramma, elementi che hanno reso distinguibile e riconoscibile allo spettatore (di cinema di genere), lo stile del regista. “Quella età maliziosa” è sicuramente un titolo che strizza l’occhio al solito pubblico un po’ voyeur dell’epoca, promettendo(dal lato erotico) più di quanto effettivamente mantiene, bisogna però dire che Amadio aveva fatto di “peggio” sei anni prima con “L’isola delle svedesi”, dove non si vede una singola svedese in tutta la durata  del film! Questa pratica però, era abbastanza utilizzata negli anni settanta, e raggiungerà vette di originalità assoluta nella scelta di titoli fuorvianti ed eroticamente carichi.
Il film parte con una visuale in soggettiva ed una voce di donna fuori campo, sembra arrabbiata, anzi infuriata, sbraita contro un uomo seduto su uno sgabello che sta dipingendo un quadro, probabilmente sono una coppia. La donna lamenta il totale disinteresse dell’uomo verso di lei con frasi come “finché t’è piaciuto ti sono andata bene vero? Sgobbo come una dannata tutto il giorno, metto in ordine la casa, e tu mi ripaghi come se non esistessi”, insomma, le solite beghe di coppia. Non potendone più, l’uomo esce di casa e si reca in una villetta con un giornale degli annunci sotto il braccio, vediamo evidenziato l’annuncio “cercasi giardiniere disposto a trasferirsi fuori città”. Entrato in casa il giovane si presenta all’avvenente padrona di casa (Anita Sanders) , il suo nome è Napoleone, la donna comincia a ridere perché la villa dove l’uomo andrà a fare il giardiniere si trova proprio all’isola d’Elba. Dopo aver concordato la retribuzione, i due si danno appuntamento all’indomani mattina, direttamente all’isola, li ci sarà qualcuno che dal porto lo guiderà alla villa. I due si salutano con il seguente augurio  della donna : “le auguro una permanenza superiore ai cento giorni del suo predecessore” al che Napoleone risponde: “Sempre meglio l’Elba che Sant’Elena!”. Arrivato all’Elba, Napoleone viene avvicinato da una bella ragazza bionda chiamata Paola (Gloria Guida), i due prendono una corriera strapiena in cui si ritrovano stretti come sardine, la ragazza comincia a far capire che tipo è provocando il povero Napoleone con sfregamenti mascherati da sballottamenti dovuti alle curve della strada. Arrivati alla villa, e dopo aver fatto la conoscenza di un pescatore erotomane (Mimmo Palmara)e del marito in seconde nozze della padrona di casa (Andre Aureli), Napoleone capirà che il lavoro per cui è stato chiamato è solo un pretesto per…
“Quella età maliziosa” è certamente un film senza troppe pretese, ma non per questo noioso o becero. Amadio non sarà di certo Fellini o Monicelli, questo lo si sa, ma essendone consapevole e non prendendosi troppo sul serio, il regista riesce a confezionare un film decente e, perché no, gradevole.  La regia è buona, con alcune trovate interessanti come il litigio iniziale, dove vediamo un uomo che si vede ma non parla ed una donna che parla ma non si vede, e la scelta del nome del protagonista e della location per richiamare elementi storiografici consoni ai fini della sceneggiatura. La fotografia, considerata la bella location, risulta facilmente gradevole. Nino Castelnuovo, con la sua espressività e versatilità, se la cava molto bene ad interpretare Napoleone, che col passare del film diverrà sempre più oggetto di attenzioni maliziose da parte delle due donne di casa, La trentatrenne Anita Sanders (nel suo ultimo film nella veste di attrice) e la ventenne Gloria Guida, ottima in questa parte da lolita dallo sguardo furbo e provocatrice. Entrambe saranno protagoniste di scene di nudo integrale, ma mai volgare. Il personaggio della Guida in questo film, è sostanzialmente simile a quello interpretato nel film successivo “Peccati di gioventù”, cioè una ragazzina che ama sedurre, attraverso gesti e modi di fare allusivi, l’unica differenza sta sul perché di questo comportamento, se in “Peccati di gioventù” il personaggio della Guida agisce per un tornaconto personale in maniera molto cinica, in “Quella età maliziosa” la sua civetteria non è usata per un secondo fine, ma solo per ghermire la preda Napoleone. Come personaggi secondari troviamo Mimmo Palmara (famoso anche per il suo ruolo di doppiatore) nel ruolo del pescatore spagnolo erotomane e superdotato e Andrea Aureli nel ruolo un po’ ambiguo di patrigno di Gloria Guida. Il film è essenzialmente una commedia per tre quarti della durata, poi, in perfetto stile amadiano, succede qualcosa che fa virare il timone della barca in direzione drammatica. Lo score musicale, prettamente esotico/balneare, dal ritmo blando ed infarcito di vocalizzi,  è affidato al fido (avendo realizzato le musiche anche per gli altri due capitoli della trilogia) maestro Roberto Pregadio, famoso ai più per il programma televisivo “La corrida”.
In conclusione: se il sottoscritto dovesse consigliarvi un solo film di questa “trilogia balneare/esotica”, di sicuro non sarebbe questo, ma “Peccati di gioventù”, tuttavia “Quella età maliziosa” non è affatto un brutto film, se avete l’occasione, buttateci un occhio.

Frasi e Dialoghi da ricordare:

-        Patrigno di Paola (riferendosi a Paola e il suo promesso sposo): “si comportano come se fossero già sposati, si ignorano completamente ahah”

Recensione a cura di:
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