Soggetto/Subject: Piero Regnoli [Dean Craig]
Sceneggiatura/Screenplay: Arpad De Riso, Piero Regnoli [Dean Craig]
Interpreti/Actors: Claudio Gora, Bella Cortez, Nico Fidenco, Luisa Rivelli, Anna Maria Surdo, Adriano Micantoni, Franco Abbina, Nando Angelini, Piero Gerlini, Edoardo Biagetti [Edy Biagetti], Ugo Carboni, Mario Lanfranchi
Fotografia/Photography: Aldo Greci
Musica/Music: NIno Tassone, Nico Fidenco
Costumi/Costume Design: Silvia Innocenzi
Scene/Scene Design: Franco Fattore
Montaggio/Editing: Renato Cinquini, Renato Borraccetti [Ren Borr]
Suono/Sound: Umberto Picistrelli
Produzione/Production: Remarch Film
Distribuzione/Distribution: Bellotti Film Distribuzione
censura: 43718 del 16-09-1964
TRAMA: Il film inizia con l' assassinio di un certo Vargas, che nel buoi della notte viene circondato da delle auto e falciato da una raffica di mitra.
Un anno dopo: Contreras, capo di una congregazione di malavitosi succeduto a Vargas viene minacciato al telefono da quest'ultimo, che ovviamente era creduto morto. Contreras nega di conoscerlo, ed ordina tramite il suo segretario di invitare i suoi compari nella sua villa di Dallas (Miami nel doppiaggio inglese e tedesco). Qui si svolge il resto del film: i quattro soci convocati vi giungono accompagnati o dalle mogli o dalle segretarie. Non tra tutti gli invitati corre buon sangue, per esempio tra Martin e Sabo l’inimicizia è palese, perché il primo insidia, contraccambiato, Laura, la moglie del secondo. Una volta che il gruppo è al completo si riunisce per discutere le minacce di Vargas, ma la riunione viene interrotta sul nascere da un’altra telefonata del sempre sedicente Vargas che annuncia di volerli uccidere tutti. Sabo da subito, in disaccordo con gli altri, esterna la volontà di lasciare la villa. Mandata Laura a prendere l’auto, quest’ultima trova nel garage il corpo senza vita di Fernandez, la guardia notturna in servizio presso l’abitazione. Visitato il cadavere, Contreras scopre che Fernandez è morto di colera, di qui la decisione di mettere sotto quarantena la villa con all’interno i suoi ospiti, e per star sicuro che nessuno scappi fa circondare la casa dalla polizia.
Qui comincia il gioco dei 10 piccoli indiani. Chi prima chi dopo muore all'interno della casa. Gli omicidi sono così ben studiati che gli inquilini iniziano a sospettare uno dell’altro: I primi ad essere uccisi sono Martin e Laura. I sospetti ovviamente ricadono sul marito della donna, Sabo, che non aveva mai accettato il tradimento. A loro volta si spostano su Jane, la segretaria e amante di Alghero una volta che questi viene trovato ucciso, perché la donna aveva esternato il desiderio di lasciarlo.
Continuando di questo passo quasi tutti i soci e le loro accompagnatrici cadono sotto i colpi del misterioso assassino. Alla fine il sopravvissuto Sabo scorpre che è lo stesso Contreras il mandante di tutti gli omicidi. Lo uccide ma a sua volta viene freddato da Pablo, il cameriere in servizio presso la villa. Pablo che era stato l’autore materiale degli omicidi e agiva sotto ipnosi indotta da Cotreras, che così facendo l’aveva reso come una perfetta macchina per uccidere. Alla fine anche costui morirà sotto i colpi della polizia che irromperà nell’abitazione. Gli unici superstiti di questa strage saranno la segretaria di Alghero Jane e Juan (Il cantante Nico Fidenco), segretario di Contreras, che nel frattempo erano diventati amanti.
Appuntamento a Dallas é un giallo piacevole, scorrevole, senza tanti alti ne bassi. È girato praticamente solo negli interni di una villa, per cui la trama potrebbe svolgersi dappertutto (infatti i luoghi variano a seconda del doppiaggio). Si capisce abbastanza presto che è Contreras a muovere i fili della tresca.
Restano alcune pecche logiche:
- Perchè Contreras finge di essere minacciato al telefono, se in quel momento era solo in ufficio? - Perchè Contreras porta con se a Miami la sua ballerina Bonnie, se sa che la ucciderà assieme agli altri?
- Come fa Sabo a capire che è Contreras il mandante degli omicidi?
- Come mai la polizia fa irruzione nella casa e spara a Pablo, se costui aveva sempre usato una pistola con silenziatore? I colpi sparati in tutti gli altri omicidi i poliziotti non li avevano sentiti.
Film senza troppe pretese, gradevole per un domenica pomeriggio col brutto tempo.
Recensione a cura di:
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