IMPIEGATI (1985)


Regia/Director: Pupi Avati
Soggetto/Subject: Pupi Avati, Antonio Avati
Sceneggiatura/Screenplay: Pupi Avati, Cesare Bornazzini, Antonio Avati
Interpreti/Actors: Claudio Botosso (Luigi Stanziani), Dario Parisini (Dario), Luca Barbareschi (Enrico Silvestri), Elena Sofia Ricci (Annalisa), Gianni Musy Glori [Gianni Glori] (dott. Pozzi), Giovanna Maldotti (Marcella), Consuelo Ferrara (Valeria), Leonardo Sottani (Nik), Ferdinando Orlandi (padre di Luigi), Cesare Barbetti (padre di Dario), Marcello Cesena (Bebo), Raffaele Curi (Alberto), Carlo Giudice (Walter), Isabella Ippoliti (ragazza della banca), Dario Zanelli (direttore della banca), Alex Partexano [Alessandro Partexano], Martina Vicinelli, Alberto Gimignani, Pino Tosca, Ferdinando Gueli, Lea Martino (altra ragazza della banca), Zeno Pezzoli, Gian Luigi Gaspari, Mauro Marchese, Sasha Vulicevic, Maria Grazia Scuccimarra, Sergio Lama
Fotografia/Photography: Pasquale Rachini
Musica/Music: Riz Ortolani
Costumi/Costume Design: Steno Tonelli
Scene/Scene Design: Giancarlo Basili, Leonardo Scarpa
Suono/Sound: Raffaele De Luca
Montaggio/Editing: Amedeo Salfa
Produzione/Production: Dania Film, Duea Film, Filmes International, National Cinematografica
Distribuzione/Distribution: D.L.F. Distribuzione Lanciamento Film
censura: 80392 del 25-01-1985

ATTENZIONE LA SEGUENTE RECENSIONE CONTIENE DEGLI SPOILER SULLA TRAMA!
Luigi Stanzani arriva a Bologna per incominciare a lavorare nella Banca Nazionale del Lavoro . Insieme a lui, condivide una piccola villa con Dario, ragazzo eccentrico, iscritto al DAMS. Inizialmente, il giovane si trova a disagio per via della sua timidezza e per alcuni colleghi, descritti dal vicino di scrivania come ‘snob e arroganti’.
Dopo aver adocchiato una ragazza, Marcella, i due escono una sera, ma la donna presto si dimentica di lui a tal punto da far la corte ad altri ragazzi. Mentre Luigi incomincia, nonostante grandi difficoltà,  ad ‘entrare’ nel gruppo, una sera Enrico, uno fra i più abili impiegati,  lo invita a cena e chiede al protagonista di restare con sua moglie a casa per affari importanti da sbrigare. Il giovane, pur accettando con sorpresa il favore, si invaghisce subito di lei, e la bacia, provocando l’immediata irritazione della donna. Poco temo dopo, Luigi  presenta ai suoi colleghi Dario, il quale rimano subito affascinato dalla bellezza della moglie di Enrico, che , dopo un po’, capisce di essere stato tradito. Per questo motivo chiede a Dario di lasciarla, ma, rimasto traumatizzato per ciò che ha fatto, il ragazzo muore in un incidente stradale (probabilmente voluto).

Presentato nella Quinzaine des Réalisateurs a Cannes, il film è un ottimo risultato,  merito dell’egregio lavoro  del regista bolognese, alla sua opus numero 12. Fra gli attori spiccano ,senz’altro, le ottime interpretazioni del duo Botosso (Luigi) e Barbareschi (Enrico), quest’ultimo famoso per aver interpretato il cult di Deodato, Cannibal Holocaust. Senza veli e scrupoli, la pellicola ritrae veramente bene il mondo duro e difficile del lavoro, in particolare sottolinea accuratamente il fenomeno del ‘nonnismo’ e i problemi relativi a ‘far parte del branco’. Opera in parte ambiziosa, ma degna di essere ricordata positivamente.

Recensione a cura di:

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