AMOREODIO di Cristian Scardigno - Anteprima Nazionale

Venerdì, 28 febbraio 2014 anteprima nazionale AMOREODIO di Cristian Scardigno
In sala: il regista, l’attore protagonista Michele Degirolamo, il produttore ed attore Gianluca Cammisa.
La sceneggiatura del film è firmata dallo stesso regista, Cristian Scardigno che, prendendo spunto da un fatto di cronaca nera che molti ricorderanno, in Italia, sconvolse nel 2001 l’opinione pubblica per la sua efferatezza , ci racconta di Katia (Francesca Ferrazzo) ed Andrea, del loro morboso rapporto  colmo di noia, trasgressione, apatia, indagando nei silenzi della mente capace di programmare ed attuare un delitto cruento ed inspiegabile.
Cristian Scardigno ha detto: “Non ho mai pensato che portare sullo schermo quel fatto di cronaca, potesse renderlo meno reale.  Nelle mie intenzioni non c'era la volontà di fare un film "su" quel caso, ma semplicemente utilizzare quell'evento per un discorso più ampio. Non credo che un film possa attenuare "l'orrore" della realtà, anzi...spero proprio che i film possano servire a far riflettere maggiormente sulla realtà, ancora una volta, ancora di più, su alcuni fatti dai quali dobbiamo imparare per non ripetere gli stessi errori”.

AmoreOdio è un film difficile, lento. Nella prima parte il regista dona allo spettatore la possibilità di conoscere tutti i principali protagonisti, mostrandoceli attraverso l’obiettivo in un susseguirsi di bellissimi movimenti di macchina grazie ai quali riesce con successo a spogliare il film stesso dai dialoghi.
La seconda parte, l’indagine a seguito del delitto, che vede protagonisti un maresciallo (Piergiuseppe Francione) ed un brigadiere (Gianluca Cammisa) dell’arma dei carabinieri porta alla memoria inevitabilmente il caso di Novi Ligure.
Marisa da spettatrice ha detto: “Difficile, talvolta, riconoscere il confine tra sogno e realtà senza inciampare nel pregiudizio.  Scardigno è stato discreto e delicato”.
Io dico: “Credo nel valore della memoria. Ricordo bene, al tempo, di essermi interrogata, mi sono chiesta quali errori avesse potuto compiere quella mamma e quanti di essi potessero essere anche i miei”.

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