LA SVERGOGNATA (1974)


 Regia/Director: Giuliano Biagetti
Soggetto/Subject: Giuliano Biagetti, Giorgio Mariuzzo
Sceneggiatura/Screenplay: Giuliano Biagetti, Giorgio Mariuzzo
Interpreti/Actors: Philippe Leroy (Fabio Lorenzi), Eleonora Cristofani [Leonora Fani] (Ornella Bernardi), Pupo De Luca (Nino Bernardi), Dana Ghia (Clara), Stefano Amato (Andrea), Maria Pia Conte (Giusy), Filippo De Gara, Serena Crociani, Dante Cleri, Barbara Bouchet (Silvia, moglie di Lorenzi), Fiorella Masselli, Gerlindo Heller, Carla Mancini, Walter Manfredi, Luigi Antonio Guerra
Fotografia/Photography: Anton Giulio Borghesi
Musica/Music: Berto Pisano
Costumi/Costume Design: Adriana Spadaro
Montaggio/Editing: Alberto Moriani
Produzione/Production: Flora Film, National Cinematografica
Distribuzione/Distribution: Variety Film
censura: 65036 del 10-08-1974

Fabio, scrittore di mezza età, di successo in crisi creativa ma soprattutto affettiva (Philippe Leroy), viene invitato ad Ischia da un vecchio amico d’università milanese,  il piccolo industriale Nino (Pupo De Luca), per trascorrere qualche giorno di vacanza in compagnia della sua famiglia. Lo scrittore rivedrà così la moglie di Nino (Dana Ghia), con la quale qualche anno prima aveva avuto una relazione all’insaputa dell’amico, e soprattutto la figlia della coppia, Ornella (Leonora Fani), diventata nel frattempo una ragazza piuttosto disinibita. Dopo alcune schermaglie iniziali, i giochetti seduttori di Ornella stancano ben presto lo scrittore che chiama a Ischia la sua (ex) fiamma Silvia (Barbara Bouchet), provando a rianimare una relazione che si rivela, a causa di differenze culturali e caratteriali, a dir poco complicata, ma che intanto però provoca la gelosia di Ornella. Lo scrittore perderà entrambe le donne, ma da questa esperienza riceverà linfa per il suo nuovo romanzo.

Il film, che si colloca perfettamente nel filone erotico-drammatico in voga all’inizio dei settanta, ci mette un po’ a carburare, ma tutto sommato trova una sua dimensione, specialmente nella seconda parte, quando le caratterizzazioni dei diversi personaggi si definiscono meglio con l’entrata in scena del terzo incomodo, la Bouchet, che aiuta meglio a spiegare anche il personaggio interpretato dalla Fani. Biagetti è bravo a non forzare troppo la mano in determinate situazioni, anche se alcuni dialoghi appaiono un po’ pesantucci e un po’ troppo accentuata appare la dicotomia tra le donne (isteriche) e gli uomini (un po’ babbioni).
Film discreto, non imprescindibile, ma consigliato agli ‘afecionados’ del genere, nonché agli estimatori della Fani e della Bouchet.
Oltre a De Luca, che cialtroneggia per tutto il film e infine riesce a farsi una svizzera, ci sono pure uno strabordante Stefano Amato e una maliziosa Maria Pia Conte.

Recensione a cura di:
  Carlo Giustiniani | Crea il tuo badge



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