METEMPSYCO (1963) di Antonio Boccacci |
Nella prima metà degli anni '60 videro la luce diversi horror gotici
italiani incentrati sul tema del doppio, con giovani e indifese eroine
"moderne" che spesso reincarnavano un'antenata malefica e maledetta. È
il caso, ad esempio, de La maschera del demonio (1960), Gli amanti d'oltretomba (1965) e I lunghi capelli della morte (1964), tutti e tre interpretati da una magnetica Barbara Steele, di recente tornata alla ribalta (almeno per gli appassionati del genere) nell'ottimo thriller di Gionata Zarantonello The butterfly Room - La stanza delle farfalle, che molto deve e molto rimanda al nostro cinema dei bei tempi andati. In mezzo a queste pellicole si insinua Metempsyco,
di particolare rilevanza soprattutto in quanto attualmente non è
disponibile in alcuna copia in lingua italiana.
Anche qui la giovane
protagonista è ossessionata dal suo doppio, una nobile aristocratica che
la perseguita nei suoi incubi, e viene condotta dal padre in un
villaggio nei dintorni del castello della contessa per esorcizzare le
sue paure (!). Nei pressi di un lago dove si accingerà a immergersi,
ovviamente completamente nuda, incontrerà un giornalista giunto sul
posto per indagare sull'omicidio di due giovani ragazze, apparentemente
per mano di una creatura mostruosa...
METEMPSYCO (1963) |
Uscito all'estero con il titolo Tomb of torture (La cripta delle torture), Memtempsyco sembra aver pesantemente ispirato quel Boia scarlatto che uscirà due anni dopo, ma la matrice è decisamente inferiore qualitativamente parlando (e non è che la pellicola di Massimo Pupillo
fosse già di per sé un capolavoro). Trama fin troppo prevedibile,
recitazione al minimo sindacale, siparietti semicomici inseriti senza il
minimo riguardo, scenografie visibilmente in cartongesso (incredibile
la leggerezza e la rapidità con cui vengono ribaltati i sepolcri
contenenti i cadaveri e le anime delle creature maledette), tensione
praticamente assente, anche per via del trucco del mostro, insufficiente
anche per l'epoca, che ricorda un mix tra Il gobbo di Notre Dame di Delannoy del 1956 e I goonies di Spielberg (impossibile non pensare al leggendario Superslot), Metempsyco ha
dalla sua parte l'interesse suscitato dal tasso di violenza e orrore
sicuramente all'avanguardia per il periodo in cui è stato girato e per
la totale irreperibilità della pellicola sul nostro territorio, dal
momento che è disponibile esclusivamente in due edizioni in inglese (con
il titolo sopracitato) e in francese (Le manoir maudit).
METEMPSYCO (1963) |
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