1990 - I GUERRIERI DEL BRONX (1982)

Regia/Director: Enzo Girolami [Enzo G. Castellari]
Soggetto/Subject: Dardano Sacchetti
Sceneggiatura/Screenplay: Dardano Sacchetti, Elisa Livia Briganti, Enzo Girolami [Enzo G. Castellari]
Interpreti/Actors: Marco Di Gregorio [Mark Gregory] (Trash), Vic Morrow (Hammer), Fred Williamson, Christopher Connelly, Stefania Girolami (Anna), Enio Girolami, Luigi Montefiori [George Eastman], John Sinclair, Betty Dessy, Rocco Lerro, Massimo Vanni, Angelo Ragusa, Enzo Girolami
Fotografia/Photography: Sergio Salviati
Musica/Music: Walter Rizzuti
Costumi/Costume Design: Massimo Lentini
Scene/Scene Design: Massimo Lentini
Montaggio/Editing: Gianfranco Amicucci
Suono/Sound: Gaetano Testa
Produzione/Production: Deaf International Film
Distribuzione/Distribution: Fulvia Film
censura: 78274 del 22-10-1982
Altri titoli: Les guerriers du Bronx, Bronx Warriors, The Riffs - Die Gewalt sind wir


ATTENZIONE LA SEGUENTE RECENSIONE CONTIENE SPOILER!
Trama: Nel "futuro" 1990 il Bronx è un quartiere-ghetto di New York. Non è più abitato dai cittadini, ma controllato da bande di teppisti che vivono emarginati dalla società civile. Ann è una giovane ragazza, figlia ed erede unica del potente presidente della Manhattan Corporation, industria che produce armi. Decide di rifugiarsi in questo pericoloso deserto metropolitano per fuggire e lasciarsi dietro di sè la sua agiata vita di ricca erede.
Dopo il primo impatto con il nuovo mondo, dove incontra la prima banda, gli zombie, che tenta di fermarla, incontra Trash, capo dei Rides, che la libera. In sella alla sua potente motocicletta Trash la porta nella sua zona d'azione e, presto, Ann si innamora e decide di restare per sempre con lui. A New York il padre di Ann ingaggia lo spietato Hammer, ufficiale di polizia interessato alla ricompensa, che dovrà ritrovare con ogni mezzo la ragazza. Hammer entra nel quartiere proibito e, d'accordo con Ice, luogotenente di Trash, e Hot Dog, uomo zoppo che si aggira nel Bronx a bordo di un camion, cerca di mettere le bande l'una contro l'altra con uno stratagemma. Trash cerca aiuto dal "re del Bronx" Ogre e, attraversando i quartieri infestati dalle bande, tra tanti pericoli, lo raggiunge nel suo quartiere generale. Con lui e i suoi fedeli affronta Hammer che, con l'intervento della polizia e dell'esercito, è deciso a sbaragliare tutte le bande, riportare Ann dal padre e diventare il nuovo padrone del Bronx. Segue epica battaglia ove periscono tutti i principali protagonisti, compreso il re Ogre, il suo migliore amico e Ann tra le lacrime. Trash, nel gran finale, uccide il pazzo Hammer con un dardo di acciaio e lo trascina con la sua moto per le strade polverose e liberate del suo Bronx.

Nel 1977 esce, negli Stati Uniti il film "The Warriors-I guerrieri della notte" diretto da Walter Hill, regista di molti film di generi diversi, da "I cavalieri dalle lunghe ombre"  del 1980 (Keach/Carradine), a "Driver l'imprendibile" del 1978 (Ryan O'Neal/Isabelle Adjani),a "48 ore" (Murphy/Nolte), a "Danko" (Schwarzenegger/Belushi). La storia si svolge a New York, divenuta tutta città-ghetto dove la banda giovanile dei Warriors deve attraversare l'oscura metropoli per tornare al proprio quartiere generale a Coney Island, confrontandosi con violenza con le altre bande, padrone dei territori superati. Lotta plurisecolare per la sopravvivenza tra il degrado della città e della civiltà alienata sono alla base della sceneggiatura con gli occhi dei giovani emarginati.
Del 1981 è invece "1997:Fuga da New York", film di fantascienza metropolitana diretto da John Carpenter. Lunghissimo sarebbe l'elenco dei films per cui il regista fa da battistrada per figli e figliastri a seguire. Dal primo "Dark Star"-1974, a "Halloween-la notte delle streghe"-1978, a "Fog"-1980, a "La cosa"-1982, a "Grosso guaio a Chinatown"-1986, a "Essi vivono"-1988, a "Vampires"-1998, a "Fantasmi da marte"-2001, all'ultimo, per ora, "The ward"-2011, ma altrettanti se ne possono citare.
"1997:Fuga da New York" è fantascienza con violenza, dove il famoso galeotto Jena "Snake" Plissken si muove nella cupa New York (divenuta città carcere) per salvare il presidente degli Usa, finito lì dopo il dirottamento del suo aereo. Nella città fortezza si svolge la missione di Jena tra bande, agguati ed ironia.
"1990-I guerrieri del Bronx" riprende entrambi i temi dei due films pilota.
Girato, per gli esterni, davvero nel Bronx di New York, pur non con grandi mezzi, riesce a dare intensità alla storia che,seppure già vista per le idee, introduce variazioni sul tema molto interessanti.
Hammer è il contraltare di Jena Plissken, ma qui il personaggio cercatore è in versione cattiva; cerca la prigioniera per ambizioni e soldi. La prigioniera non è tale, perchè la bella Ann, nel Bronx, ci sta volentieri, soprattutto, in compagnia del bel palestrato Trash.
E' Trash il buono della compagnia, al contrario del Duca di Carpenter, e, alla fine, verserà lacrime amare per Ann e farà giustizia su Hammer.
Le bande metropolitane sono violente sia in "Warriors" che in "Fuga da New York"; nel film di Castellari c'è molta ironia per loro. Ci sono gli Iron Men, sorta di ballerini di tip-tap con a capo una donna che, manco a dirlo, stravede per Trash;ci sono gli scavengers, gli sharks e gli zombie con pattini a rotelle e mazze da hockey a memoria dei più famosi Baseball furies nel "The warriors". Su tutti i Rides, motociclisti, con Trash capitano, neo Mad Max, e loro moto teschiate di luci.
La civiltà presentata da Castellari non è ancora contaminata dall'atomo, ma è già impestata dalla violenza delle multinazionali. La Manhattan Corporation non può non ricordare,vent'anni dopo, l'altrettanto tentacolare e perversa Umbrella Corporation della saga "Resident evil" e la sua algida eroina Milla Jovovich. E' nella ragnatela del potere costituito che si può isolare un quartiere della città, lo si può far diventare un ghetto e si può produrre violenza.
Nel film il mondo della tecnologia e delle armi si contrappone, e non è detto che perda, a quello umano delle bande che tornano ai riti delle tribù primitive, alla ricerca delle relazioni carnali. Propedeutica e geniale è la lunga scena del rito per l'estremo addio ad un compagno ucciso, carica di significati ancestrali, dalla cremazione davanti a tutti fino alla dispersione delle ceneri come estremo rituale saluto. Uomo contro macchina, sentimento contro uniformi, terra contro armi.
Il film è pieno di ritmo nei combattimenti tra gli stuntmen, nelle riprese con le moto lanciate come cavalli nelle strade deserte e c'è molta luce, a differenza dei due films americani che, invece, fanno della notte l'elemento scenico principale.
La musica è azzeccata e gradevole; la fotografia illumina viva la New York assolata. Gli attori non deludono. Il giovane protagonista Mark Gregory (Marco Di Gregorio) punta sul fisico e tanto basta; Stefania Girolami, figlia del regista, fa il suo compito con metodo. Partecipa anche il mitico George Eastman(Luca Montefiori) e Massimo Vanni, icona dei cascatori di quel periodo.
Castellari è maestro con la emme maiuscola di film di genere italiano.Dagli spaghetti-western, ("Keoma" per tutti), ai polizieschi, ("La polizia assolve,la legge assolve" e "Roma violenta"), ai post-atomici(oltre a "1990-I guerrieri del Bronx" diresse per il genere "Fuga dal Bronx" e "I nuovi barbari"), ai films post-squalo, a tanti altri.Castellari ha fatto la storia del cinema e se ne sono ben accorti Tarantino e molti altri a seguire.
"1990-I guerrieri del Bronx" non è il suo miglior film,naturalmente, ma gli rende merito per come, probabilmente con pochi mezzi, si possa appassionare il pubblico.

Recensione a cura di:
Dino Marin | Crea il tuo badge

Commenti