IL BOSCO FUORI (2007)



Regia/Director: Gabriele Albanesi
Soggetto/Subject: Gabriele Albanesi
Sceneggiatura/Screenplay: Gabriele Albanesi
Interpreti/Actors: Daniela Virgilio, Gennaro Diana, Santa De Santis, Daniele Grassetti, David Pietroni, Cristiano Callegaro, Geremia Longobardo, Luigi Campi, Valter Gilardoni, Fabiano Malantrucco, Francesco Lopez, Elisabetta Rocchetti
Fotografia/Photography: Raoul Torresi, Giovanni Cavallini
Musica/Music: Filippo Barbieri, Federico Bruno
Costumi/Costume Design: Eden Embafrash
Scene/Scene Design: Emiliano Maggi
Montaggio/Editing: Alessandro Marinelli
Suono/Sound: Marco Benevento
Produzione/Production: Nerofilm S.r.l., Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia - Scuola Na
Distribuzione/Distribution: Nerofilm
Vendite all'estero/Sales abroad: Minerva Pictures Group S.r.l.
censura: 100899 del 06-07-2007
Altri titoli: The Last House In The Woods

Esordio nel lungometraggio di Gabriele Albanesi che si confronta con l’horror.
Una coppia di giovani viene aggredita da alcuni balordi ma il tempestivo arrivo di un abitante della zona armato di pistola riesce a mettere in fuga i balordi e salvare la ragazza dallo stupro .
Una volta condotti nella loro abitazione per prestare le cure al ragazzo massacrato di botte, ben presto i due giovani si renderanno conto di essere finiti in un incubo ben peggiore.
Chiari sono i riferimenti ai classici dell’horror come non aprite quella porta, arricchito da scene molto violente, quasi da splatter movies (amputazione degli arti, pus e liquidi che fuoriescono dalle protuberanze del freaks).
Come splatter il bosco fuori funziona, come detto precedentemente non manca niente, buonissimi effetti speciali curati da Sergio Stivaletti, sangue a fiumi , ma è proprio quando Albanesi si vuole prendere sul serio che la pellicola sfocia nel trash e nel ridicolo più disarmante, ad esempio nei dialoghi (quando i due ragazzi stanno per fare l’amore e lui gli chiede di disegnare mentre lo fanno .. che senso ha?), oppure quando si perde in derive pseudo romantiche quando la protagonista al cospetto del compagno ridotto ad un tronco umano inizia a piagnucolare in modo isterico e assolutamente non credibile.
Un altro elemento negativo sono le recitazioni: non c’è un attore- attrice che si salva, i coatti romani sono particolarmente fastidiosi con una parlata in romano e con una serie di grugniti incomprensibili.
Il padre cattivo che dovrebbe inquietare fa quasi ridere con una mimica facciale che lo fa assomigliare a Leonardo Pieraccioni .
Il bosco fuori comunque ha ricevuto diversi consensi all’estero facendosi notare da Sam Raimi che l’ha distribuito con la sua casa di distribuzione .
In ogni caso considerando che è un’opera prima realizzata tra mille difficoltà (come testimoniato dal bel saggio scritto da Daniele Francardi e Simona Falcone Attraverso il bosco fuori) da un giovanissimo ragazzo e che soprattutto è un horror che non annoia e che va dritto al sodo , ve lo consiglio per una serata da passare divertendosi.
Albanesi ha poi diretto Ubaldo Terzani horror show notevole passo in avanti sotto tutti gli aspetti .

Recensione a cura di:
Federico Tadolini | Crea il tuo badge

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