LA NOTTATA (1974)

Regia/Director: Tonino Cervi
Soggetto/Subject: Tonino Cervi
Sceneggiatura/Screenplay: Tonino Cervi, Cesare Frusoni, Umberto Simonetta
Interpreti/Actors: Sara Sperati (Susy), Susanna Javicoli (Angela), Giorgio Albertazzi ("Destino", il travestito), Giancarlo Prete (Vito, il tassista), Martine Brochard (Marta), Claudio Cassinelli (Davide, suo marito), Max Delys (Piero), Angelo Pellegrino (ricettatore nella balera), Giuliana Calandra, Riccardo Berlingeri, Aldo Bonamano (Ruggero, lo strozzino), Emilio Lo Curcio, Francesco Bagagli, Delio Cioni, Luciana Passin, Elisa Mainardi, Gabriele Villa, Gino Uras, Raul e la sua orchestra Casadei
Fotografia/Photography: Franco Di Giacomo
Musica/Music: Vince Tempera
Costumi/Costume Design: Maria Cristina Lorenzi
Scene/Scene Design: Piero Filippone
Montaggio/Editing: Gianni Baragli
Produzione/Production: P.A.C. - Produzioni Atlas Cinematografica
Distribuzione/Distribution: P.A.C.
censura: 65801 del 28-12-1974

Alcuni casermoni della periferia milanese. Due ragazze escono di casa. Uno dei loro padri fa le solite raccomandazioni; è ancora giorno ma le due si preparono per la “nottata”. Seguiamo la loro giornata con un montaggio alternato.
E’ l’inizio di questo film, diretto da Tonino Cervi nel 1974, interpretato da due attrici debuttanti, Susanna Javicoli (Susy) e Sara Sperati (Angela), entrambe all’epoca poco meno che ventenni ed entrambe accomunate dal triste destino di una morte prematura.
Angela e Susy non si conoscono, il pretesto che le unisce e dà l’avvio alla vicenda è un concerto dei Goblin (a breve famosi per Profondo rosso); poi c’è di mezzo un anello prezioso che una signora distratta dimentica in una toilette e che Angela pensa bene di intascarsi, dopo essersi denudata e averla scandalizzata chiedendole un’opinione su un suo seno calante.
“Sarà una borghese. Basta una tetta libera per farla scappare”, esclama sospirando.
Parlandone a Susy, le due “guappe” pensano di ricavarci dei soldi dalla vendita e cominciano a vagare per una Milano notturna, popolata da tipi strani quanto loschi. Spavalde e incuranti delle insidie e dei pericoli che una metropoli riserva a due ragazze sole, si infilano su un taxi e si lasciano condurre da Vito (Giancarlo Prete), un siciliano col quale subito fanno amicizia e che permetterà loro di vendere l’anello. In un primo momento sembra che non si tratti proprio di un affare, ma la festa è iniziata: Angela e Susy accettano le condizioni di un ricettatore e di lì a poco si imbattono in avventure e in incontri surreali ed erotici, sempre in compagnia del fido Vito, spesso imbarazzato e intimidito dall’esuberanza delle giovani.

Questo film è un gioiellino d’epoca, molto gradevole e spedito nel ritmo, accattivante e appassionante; non svelerò perciò il finale, che seppur banale, lo salva dalla solita deriva drammatica e turpe che sembrava promettere.
La nottata, infatti, vuole essere un film italiano sulle bad-girls, ancora prima dell’ormai noto Avere vent’anni di Di Leo, che si muove sugli stessi passi e sullo stesso stile. Come già anticipato, però, La nottata rimane su un registro piacevole e leggero, senza sprofondare nel cupo pessimismo angosciante di molte altre pellicole di questo genere (penso non solo ad Avere vent’anni, ma anche a diversi film erotici di Joe D’Amato).
Tonino Cervi non vuole fare a meno della commedia, che, in questo caso, assume coloriture ora parodistiche, ora agrodolci, ora surreali, nonché assolutamente erotiche.
L’erotismo è dipinto in positivo e il film non vuole nemmeno fare la morale a queste due monellacce, eredi dell’allora femminismo imperante, “giovani, belle spregiudicate e disposte a tutto” (come recita lo slogan pubblicitario pubblicato sulla copertina del recente dvd edito da Nocturno). La caratterizzazione di Susy e Angela è molto particolare: non sono ragazze comuni, hanno look ricercati, ma non portano nemmeno una bellezza patinata e quasi artefatta di una Guida o di una Muti. In questo senso il film è realistico e si sforza di disegnare il clima degli anni 70, con degli esterni in una Milano decisamente affascinante, molta lontana dagli stereotipi consumistici e affaristici.
La nottata è piuttosto un sogno surreale che si beve tutto d’un fiato, con diverse riprese anche sofisticate e un vivace colorismo che contrasta con le ombre della notte.
Fatevi sedurre e affascinare da queste due sexy ragazze  e brave attrici (ricordiamo anche la carriera teatrale della Javicoli e i suoi due ruoli con Argento e Brass). Nel cast anche l’apparizione di Raoul Casadei e la sua orchestra e di Giorgio Albertazzi, in un improbabile grottesco ruolo, ma alquanto riuscito.
Film poco conosciuto ma da riscoprire.


Recensione a cura di :
Guido Colletti

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