- Fräulein – una fiaba d’inverno (2016) di Caterina Carone - recensione del film


Fräulein – una fiaba d’inverno (2016) di Caterina Carone

La trama: una sera Regina, donna montanara di mezza età irascibile e frustrata, proprietaria di un albergo in ristrutturazione, si trova davanti alla porta di casa sua un attempato ed invadente turista proveniente dalla città, Walter. L’uomo, nonostante la visibile contrarietà di Regina, riesce a farsi dare una stanza dell’albergo per qualche giorno. Sullo sfondo è in arrivo una strana tempesta solare…

La regista marchigiana Caterina Catone, prima di “Fräulein – una fiaba d’inverno”, film datato 2016, aveva girato, nel 2010, un documentario pluripremiato, “Valentina Postika in attesa di partire”. “Fräulein – una fiaba d’inverno”, prodotto da Rai Cinema e Carlo Cresto-Dina, potrebbe sembrare a primo acchito il classico prodotto televisivo, piatto, “buonista” e dalla sceneggiatura scritta in quattro fogli di carta igienica. La presenza di un big della commedia nazional-popolare come Christian De Sica sulla carta non aiuta: lo spettatore potrebbe pensare di trovarsi di fronte alla solita noiosa sequela di siparietti comici volgari e di basso livello. Niente di tutto questo. Al contrario “Fräulein – una fiaba d’inverno” è una raffinata e delicata fiaba, in bilico tra il fantastico e la commedia d’altri tempi.
Il maggior punto di forza del film è la capacità dei due protagonisti, De Sica e Lucia Mascino, di riuscire perfettamente in ruoli insoliti per loro, spiazzando positivamente gli spettatori. I due personaggi che animano la pellicola sono ben scritti e ben interpretati, rivelando così una certa profondità e raffinatezza nella sceneggiatura. Sceneggiatura che si avvicina più alla realtà del quotidiano che alla dimensione della fiaba tradizionale. Piuttosto banali e mal scritti sono i personaggi secondari, troppo risaputi e macchiettistici al punto da non destare il minimo interesse. La regia della Carone è misurata, munita di un tocco “leggero”, ma allo stesso tempo solido ed esperto. Un tocco che le permette di rimanere nei binari del genere fiabesco, ma anche di esplorare, usando i volti dei due protagonisti, tematiche, come la solitudine, in modo tutt’altro che banale e superficiale. Complice di “Fräulein – una fiaba d’inverno” è la splendida ambientazione, il Sud Tirolo, ideale per una fiaba dei buoni sentimenti. Anche se, curiosamente e positivamente, il film della regista marchigiana spiazza un po’, solcando territori diversi da quelli imposti dal genere. 

Regia: Caterina Carone; Soggetto: Caterina Carone; Sceneggiatura: Caterina Carone; Interpreti: Christian De Sica (Walter), Lucia Mascino (Regina), Max Mazzotta (postino), Therese Hämer (Hanna), Irina Wrona (Nina), Andrea Germani (Max), Jasmin Barbara Mairhofer (Luisa), Luigi Delladio (Don Stein), Peter Mitterrutzner (Signor Pichler), Ingrid Bliem Esposito (Signora Mair), Mattia Brutto (Tobias); Fotografia: Melanie Brugger; Musica: Giorgio Giampà; Costumi: Massimo Cantini Parrini; Scenografia: Pasquale Tricoci; Montaggio: Enrica Gatto; Suono: Patrick Bruttomesso, Mauro Eusepi, Alessandro Feletti, Thomas Giorgi, Carlo Missidenti e Carmine Razzano; Produzione: Carlo Cresto-Dina; Distribuzione: dvd Videa

Recensione di
Massimo Bezzati

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