LA BOLOGNESE (1975)

Regia/Director: Alfredo Rizzo
Soggetto/Subject: Alfredo Rizzo
Sceneggiatura/Screenplay: Piero Regnoli
Interpreti/Actors: Franca Gonella (Caterina Moreno), Luciano Pigozzi (Secondo, suo padre), Roberto Loreti (Tonino), Olga Romanelli (Norma, moglie di Secondo), Paolo Pacino (Marco, suo marito), Guido Leontini (Pietro, il fattore), Cinzia Romanazzi (Susanna Moreno), Ria De Simone (Rosetta, domestica), Renato Malavasi (Primo, padre di Secondo), Luca Sportelli (rag. Birocchi), Enzo Pulcrano (fotografo), Attilio Dottesio (don Calogero), Dada Gallotti, Loredana Farnese
Fotografia/Photography: Ugo Brunelli, Aldo Greci
Musica/Music: Carlo Savina
Costumi/Costume Design: Fabrizio Caracciolo
Scene/Scene Design: Fabrizio Caracciolo
Montaggio/Editing: Piera Bruni, Gianfranco Simoncelli
Suono/Sound: Pietro Spadoni
Produzione/Production: Romi Cinematografica
Distribuzione/Distribution: C.I.A. Cinematografica
censura: 67538 del 05-12-1975

Caterina è una giovane ragazza amante, come tante della sua età, dei fotoromanzi, e studia presso un collegio gestito da monache tedesche. Un giorno giunge presso l'istituto il nonno accompagnato da Tonino (figlio del vecchio fattore) per prelevare Caterina in vista del matrimonio di sua sorella Susanna. Durante la sua permanenza nella casa di famiglia, Caterina nel girovagare per la città incontra un talent scout che gli promette di entrare nel mondo dei suoi tanto amati fotroromanzi, ma l'avverte che per essere avviata a questa carriera ci vogliono niente di meno che cinque milioni. La ragazza inizia così a cercare in tutti i modi di raccimolare la somma prestabilita. E' disposta a tutto per avere quel denaro, facendosi addirittura trovare in una casa d'appuntamento frequentata tra l'altro dal padre. Infine riuscirà a trovare la somma dal ragioniere Birocchi mentre prepara le buste paga per gli operai. Impossessatasi dei soldi Caterina torna in città dove avrà una brutta sorpresa. Il talent scout viene arrestato per truffa e Caterina farà recapitare la somma a casa del birocchi tramite posta. Ormai delusa e sconfitta Caterina inizia a fare la vita da marciapiede, finchè
Tonino gli rivela il suo amore chiedendogli di sposarla, la ragazza ricambierà il sentimento dicendo di essere innamorata anche lei.
Nel 1975 Alfredo Rizzo, famoso attore e regista, gira una commedia sexy agreste quasi interamente ambientata in campagna che tratta il fenomeno del successo che avevano in quegli anni i fotoromanzi tra le  giovani ragazze, e della determinazione di una di queste disposta a tutto pur di far parte di quel mondo, arrivando anche a prostituirsi. E solo con l'arrivo dell'uomo della sua vita disposto a sposarla Caterina si libererà finalmente di quelle sciocchezze che le avevano ingombrato il cervello. 
Il film è una commedia sexy leggermente audace per l'epoca, che valse all'attrice Franca Gonella, la protagonista principale, addirittura la condanna per ''atti osceni''. Il tribunale di Latina processa, dietro il capo d'imputazione di "oscenità" il regista Alfredo Rizzo (nei panni di produttore e regista) e gli attori. La sentenza viene emessa il 14 giugno 1976: due mesi di reclusione e  40 mila lire di multa a regista, produttore e attori. Franca Gonella raddoppia così, a breve termine, la collezione di denuncie, avendo già ricevuto una sanzione a quattro mesi di reclusione (con la condizionale) per avere interpretato il film di Mario Siciliano: Una vergine in famiglia (1975). La bolognese ricompare nelle sale solo nell'aprile del 1977 e Alfredo Rizzo, per le edizioni estere, inizia a realizzare versioni più spinte (con inserti hard-core), alla faccia della (delirante) condanna.
L'attrice iniziò la sua carriera appena maggiorenne partecipando a vari decamerotici tra cui ''...E si salvò solo l'Aretino Pietro con una mano avanti e l'altra dietro'' e ''L'Aretino nei suoi ragionamenti sulle cortigiane, le maritate e... i cornuti contenti''. Dopo ''la bolognese'' Franca reinterpreta il personaggio della giovane e svampita ragazzina in ''Una vergine in famiglia'' e ''Campagnola bella'' diretti dal regista Mario Siciliano e nel film ''Cugine mie'' per la regia di Marcello Avallone. Nel 1976 prende anche parte alla commedia sexy natalizia ''Amore all'arrabbiata'' di ''Carlo Veo'' affiancata da Ninetto Davoli, Pupo De Luca e da Alfredo Rizzo (ovvero il regista de ''la bolognese'' qui in vesti di attore).
La mamma di Caterina è l'attrice Olga Romanelli nota per aver fatto la pubblicità della candeggina ACE, ma nota anche perchè Olga è la madre della splendida ''Ria De Simone'' qui in veste di cameriera sexy che gira con minigonne da urlo e scende dal tetto di casa completamente nuda.
Tonino invece è interpretato dal cantante melodico Robertino, che partecipò a qualche Sanremo, Cantagiro etc, e infatti nel film canta ben due canzoni una durante il matrimonio, e un'altra mentre guida la macchina.
La colonna sonora allegra e spensierata che si intreccia benissimo con la trama e le location agresti del film è composta da Carlo Savina.
Scena cult: il reboante peto che libera Luca Sportelli dopo il pranzo di matrimonio, ignaro del fatto che alle sue spalle si trovano il prete e un carabiniere.ioioio


Recensione a cura di:
Alessandro Piano

Commenti