ROBERTO ZANNI


“Da bambino costretto dal proprio genitore a frequentare cinema d'essai e sale parrocchiali perché i biglietti costavano poco, la mia formazione è stata influenzata da pellicole sbiadite e rovinate dall'usura, condizionando di fatto la mia percezione sulla settima arte. Ancora oggi la pulizia e la perfezione d'immagine che offre il digitale mi provoca traumi.  Costretto a convivere con questo condizionamento infantile nell'ottobre del 2013 ho aperto questo blog a scopo terapeutico, nella speranza di superare tale mio limite”



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