AGENTE 077: DALL'ORIENTE CON FURORE (1965)



Regia/Director: Sergio Grieco [Terence Hathaway]
Soggetto/Subject: Alessandro Continenza, Arpad De Riso, Nino Scolaro, Leonardo Martin
Sceneggiatura/Screenplay: Arpad De Riso, Nino Scolaro, Leonardo Martin, Alessandro Continenza
Interpreti/Actors: Ken Clark (agente Dick Malloy), Margaret Lee (Evelyn), Vittorio Sanipoli (Vardar), Fernando Sancho (cliente ricco nel nigth club), Fabienne Dali (Simone), Philippe Hersent (Holden, capo del controspionaggio), Evi Marandi (Romy Kurtz), Mikaela (Dolores), Loris Bazzocchi [Loris Barton] (Starkys), Ennio Balbo (professor Kurtz), Franco Ressel [Frank Ressel] (Golduyn), Claudio Ruffini [Claude Ruffin] (McNeil), Patrizio Basile [Pat Basil], Norman Preston, Giuseppe Fortis [Joseph Powers] (mercante di tappeti turchi), Mark Selmon, Luciano Pigozzi [Alan Collins] ("Guercio"), Tomaso Blanco (Mike), Gianni Medici [John Hamilton], Richard Levin, Ignazio Leone [Jean Lyonel], Dario De Grassi [Dean De Grassi] (Boris), Calisto Calisti (Hassan), Pedro R. de Quevedo, Lorenzo Robledo, Juan Cazalilla, Pedro Fenollar
Fotografia/Photography: Juan Julio Baena Alvarez, Juan Julio Baeña
Musica/Music: Piero Piccioni
Scene/Scene Design: Nedo Azzini
Montaggio/Editing: Enzo Alfonsi
Suono/Sound: Umberto Picistrelli
Produzione/Production: Fida Cinematografica di Amati Edmondo, Producciónes Benito Perojo, Madrid, Productions Jacques Roitfeld, Paris, Epoca Films, Madrid
Distribuzione/Distribution: Fida Cinematografica
censura: 45714 del 22-09-1965
Altri titoli: Fureur sur le Bosphore, O.S.S. 017 pleins pouvoirs pour Istamboul, Fureur sur le Bosphore, From the Orient with Fury, París-Estambul, sin regreso, Vollmacht für Jack Clifton

Coproduzione italo-francese-spagnola, seguito di ‘Agente 077 Missione Bloody Mary’ - che qualche mese prima aveva avuto un buon successo al botteghino - ‘Agente 077 dall’Oriente con furore’ è un film che gioca tutto (o quasi) sul ritmo forsennato dell’azione, non discostandosi dai canoni delineati in ‘A 007 dalla Russia con amore’ e ‘Agente 007, operazione tuono’ da Terence Young (e non per caso Sergio Grieco, il regista del film, si firma, anche stavolta, con lo pseudonimo di Terence Hathaway).  

L’azione si muove sulla direttrice Istanbul-Parigi-Madrid e vede coinvolto l’agente speciale Dick Malloy (Ken Clark), chiamato stavolta a sgominare l’organizzazione criminale capeggiata da Goldwyn (Franco Ressell). La trama è fitta e quella qui riportata - diciamolo subito, a scanso di equivoci! – è piena di spoiler.

TRAMA: Un pacifico professore tedesco di nome Franz Kurtz (Ennio Balbo), alle dipendenze del governo americano, un giorno inventa un potentissimo raggio, il raggio beta, in grado addirittura di distruggere la materia. Una tale invenzione fa gola a molti e decisa a tutto appare l’organizzazione capeggiata da Goldwyn, un criminale il cui piano è quello di  rapire il professore, costringerlo a costruire una superarma, venderla al miglior offerente e guadagnarci sopra un mucchio di quattrini. Pronti, via e alcuni brutti ceffi al soldo dell’organizzazione, capitanati da Sarkis (Loris Bazzocchi), neutralizzano e rapiscono il professor Kurtz nella sua stanza d’albergo di Istanbul. Il capo della CIA, Heston (Philippe Hersent), investiga sul caso e si mette in contatto con la figlia del professore, Romy (Evi Marandi), ma non ne cava un ragno dal buco: la ragazza non solo è riluttante ad ogni collaborazione, ma mostra  simpatie filo-sovietiche (oltretutto lavora a Mosca e ama un ragazzo russo, Boris). A un perplesso Heston non resta che chiamare di corsa l’agente Dick Malloy, in vacanza a Parigi, e interessarlo al caso. A Parigi vive anche il professor Preminger, fidato collaboratore di Kurtz,  lui sì disposto a collaborare con la CIA: la prima mossa di Malloy sarà proprio quella di incontrare il professore e cercare di carpire qualche informazione... Neanche il tempo di presentarsi e Preminger è freddato da Sarkis che gli spara un ago avvelenato, uccidendolo (quasi) sul colpo . Preminger spira tra le braccia di Malloy ma, con ultimo gesto, ha il tempo di consegnargli la metà di una moneta da mezzo dollaro che, combaciando con l’altra metà in possesso di un certo Arthur Bergman a Madrid, consentirà al possessore di recuperare gli appunti segreti del professor Kurtz. Scampato per miracolo alla fascinosa Simone (Fabienne Dalì), la donna di Goldwyn, Malloy si reca a casa di Preminger, dove è ospite Romy, per portarla con sé a Madrid; una volta  giunto nell'abitazione di Preminger, l'agente è però immobilizzato e ridotto in fin di vita dagli sgherri di Sarkis. Malloy si salva per il rotto della cuffia e si precipita a Madrid, senza Romy, rapita a sua volta; giunto nella capitale spagnola,  l'agente segreto scopre che Sarkis ha appena ricevuto dal signor Bergman, proprietario di una casa d’aste, la busta contenente gli appunti di Kurtz. Malloy blocca Sarkis - ‘Il mondo è sempre più piccolo. Ora ti faccio io il solletico’ – e recupera i documenti, ma inseguito dai suoi uomini, infila la busta nel cassetto di uno scrigno che, battuto all’asta, finirà ad una facoltosa quanto avvenente signora spagnola, Dolores Lopez (Mikaela). Entrato nelle grazie della donna e invitato a un party a casa sua, Malloy riesce a mettere le mani sulla busta, ma di nuovo Sarkis e i suoi uomini irrompono sulla scena, scatenando una furiosa lotta: Malloy e signora hanno la meglio e si danno alla fuga, rifugiandosi nella villa di campagna di Dolores. Qui Malloy infila la busta in un libro e si distrae con la nuova amica, ma, raggiunto ancora una volta da Sarkis, è sul punto di soccombere definitivamente: a salvarlo stavolta ci pensa l’agente Mike (Lorenzo Robledo) il cui intervento mette in fuga i criminali: ‘Benissimo, lascia che scappino!’ urla Malloy ‘Per forza, ci hanno bloccato le auto’ replica sconsolato Mike. E' tutto pronto per la resa dei conti: si torna a Istanbul, sede del quartier generale di Goldwyn. Qui il criminale, ormai in possesso degli appunti recuperati, intima al professor Kurtz, sotto la minaccia di uccidere la figlia Romy, di realizzare la superarma: l’inevitabile può essere evitato solo con l’intervento di Malloy al quale viene affiancata, per questa cruciale missione, l’agente Evelyne Stone (Margaret Lee). I due, per non dare nell’occhio, saranno marito e moglie, ma intanto un altro agente della CIA, Holden, è stato ucciso con un ago avvelenato. Il suo aiutante turco informa i servizi americani che negli ultimi tempi Holden stava investigando intorno ad un certo Vardar, disertore dell’esercito cecoslovacco e abilissimo artificiere. Malloy va a casa di Vardar ma questo, con uno stratagemma, avverte gli uomini di Goldwyn. Malloy non si lascia giocare e Vardar finisce ucciso dai suoi stessi compagni. A casa di Vardar si compie finalmente anche il destino di Sarkis che, in una lotta all'ultimo sangue con Malloy, finisce strangolato con un cordone delle tende. Ormai siamo all'epilogo: grazie alle registrazioni effettuate in casa di Vardar, l’intelligence scopre che una base dell'organizzazione si trova in un negozio di tappeti poco distante. L’agente Evelyne si reca nel negozio ma è ben presto scoperta - ‘Sei un agente anche tu!’ ‘Non vi si può proprio nascondere nulla, eh!’ e quindi imbavagliata, avvolta in un tappeto  e condotta in motoscafo su un'isola dell'arcipelago dove si trova il covo segreto di Goldwyn. Qui il professor Kurtz ha ormai perfezionato la superarma: Malloy si lancia all’inseguimento dei rapitori di Evelyne, riesce a penetrare nel covo, ma anch'egli è ben presto catturato. Sarebbe tutto finito ma, grazie alle sue bretelle speciali in grado di trasmettere segnali in linguaggio Morse, Malloy riesce a comunicare alla base la sua posizione. A sorpresa intanto il professore e la figlia riescono a capovolgere la situazione mentre l’intervento dei russi nella villa, seguito da quello della polizia turca e degli agenti americani, scatena il caos: Goldwyn, approfittando di un attimo di distrazione di Romy, le strappa dalle mani la superarma e fugge con Simone; Boris, il fidanzato russo di Romy,  cade sotto il fuoco dei suoi stessi compagni. Ormai in mare, Goldwyn usa il raggio beta sui russi disgregandoli all’istante ma quando ormai la fuga in motoscafo sembra cosa fatta, viene infilzato senza pietà da un arpione scagliato da Malloy. Nel cadere, il criminale aziona un’ultima volta la superarma finendo con il disgregare anche la bella Simone. Fine dei giochi.

Come si evince dalla trama, il ritmo è alto e gli sceneggiatori, tra i quali spiccano Sandro Continenza e Arpad DeRiso, non si sono certo risparmiati nel fantasticare personaggi e situazioni. Tuttavia, in fase di realizzazione, oltre a un montaggio piuttosto apatico e alla poca dinamicità di alcuni personaggi secondari - a cominciare dal capo della CIA - il film si perde dietro la ripetitività di alcune soluzioni - davvero troppo gli scontri tra Malloy e Sarkis - e con ciò perde anche in incisività: lo spettatore, che già fatica a seguire gli sviluppi della trama, non viene quasi mai aiutato ad entrare nel film, nonostante Clark ce la metta tutta, nonostante il dispiego di mezzi, nonostante il tentativo di giocare la carta dell'ironia con Clark stesso o con la presenza di personaggi stravaganti come l'agente Mike o il cliente spagnolo in trasferta nel ristorante parigino interpretato da Fernando Sancho....insomma, cosa abbastanza grave per un film di spionaggio, lo spettatore raramente viene colto davvero di sorpresa. In conclusione, quello che manca non è tanto la solidità del prodotto quanto una certa maestrìa d'insieme capace di rendere brillante, come nelle intenzioni, la pellicola e, così facendo, renderla in qualche modo memorabile. Ottime invece la scelta del cast femminile e l'avvolgente colonna sonora di Piero Piccioni che, a conti fatti, risultano essere i veri punti di forza del film. Discreti i dialoghi.

Recensione a cura di:
  Carlo Giustiniani | Crea il tuo badge

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