LA SIGNORA E' STATA VIOLENTATA (1973)



Regia/Director: Vittorio Sindoni
Soggetto/Subject: Vittorio Sindoni, Ghigo De Chiara
Sceneggiatura/Screenplay: Ghigo De Chiara
Interpreti/Actors: Pamela Tiffin (sig.ra Pamela Traversi), Carlo Giuffrè (ing. Sandro Traversi), Enrico Montesano (padre O'Connor), Ninetto Davoli (Palla, il fattorino), Dominique Boschero (Viviane), Gigi Ballista (Carini), Leopoldo Trieste (psicanalista), Franco Fabrizi (fotografo), Luciano Salce (monsignore), Giuseppe Maffioli (prof. Valenti), Armando Bandini (Lama), Enzo Robutti (professore), Orazio Stracuzzi (Mauro il "gobbo", un pappone), Carlo Sabatini (infermiere), Filippo De Gara (segretario del monsignore), Teresa Gatta (cantante in trattoria), Paolo Gatti (cantante in trattoria), Tommaso Palladino (Tommaso, il portiere), Angela Pagano, Giorgio Gusso, Luigi Gatti, Consuelo Pilar, Gino Pagnani, Carla Mancini, Willy Mores
Fotografia/Photography: Teherani Safai
Musica/Music: Greenfield And Cook
Costumi/Costume Design: Adriana Berselli
Scene/Scene Design: Giorgio Luppi
Montaggio/Editing: Mariano Fagiani
Suono/Sound: Franco De Chiara
Produzione/Production: Megavision
Distribuzione/Distribution: P.A.C.
censura: 63605 del 29-11-1973

Vittorio Sindoni (1939) è un regista siciliano che si firma anche con lo pseudonimo di Marco Aleandri, aiuto regista, sceneggiatore, si mette in proprio nel 1967 (Omicidio per vocazione), molto attivo in televisione nella seconda parte della carriera (1985 - 2011). La ragazza americana (2011) è il suo ultimo lavoro, una miniserie per la televisione, media che lo vede impegnato anche per opere teatrali, fiction e inchieste. Tra il 1968 e il 1982 gira una manciata di commedie, alcune piuttosto spinte sul versante erotico, tanto da seguire la moda della commedia sexy. Tre commedie interpretate da Walter Chiari (Amore mio non farmi male, Son tornate a fiorire le rose e Per amore di Cesarina) sono tra i suoi film di maggior successo commerciale, ma non vanno trascurati i due lavori con protagonista Pamela Tiffin (E se per caso una mattina e La signora è stata violentata!). Parliamo proprio di quest’ultima pellicola. Pamela (Tiffin) è la bella moglie dell’ingegner Sandro Traversa (Giuffrè), convinta d’essere stata posseduta dal diavolo, al termine di una cena psichedelica. Sandro cerca di guarire la consorte facendola andare a letto con diverse persone, convinto da uno psichiatra (Trieste) che guarirà solo facendo l’amore con la persona di quella notte. Tutto inutile, non serve neppure ricorrere a un integerrimo prete (Montesano) che fugge inorridito e a un caustico ma comprensivo cardinale (Salce). Ninetto Davoli è il cameriere di un bar che possiede la moglie perché il marito si convince che sia stato lui a irrompere in casa nella fatidica notte. Un fotografo (Fabrizi) di riviste pornografiche è la chiave di volta del mistero, perché da una foto rubata il marito scopre che il presunto diavolo era proprio lui. 
La signora è stata violentata! è una commedia sexy che gioca le sue carte comiche sulle doti di Carlo Giuffrè ed Enrico Montesano, ma anche Luciano Salce, Ninetto Davoli e Leopoldo Trieste fanno la loro parte. Bravi i caratteristi Gino Pagnani, Enzo Robutti e Gigi Ballista. La star del film è l’americana nativa di Oklahoma City, Pamela Tiffin (1942), che per tutte le scene di sesso si fa sostituire da una controfigura. La Tiffin aveva cominciato con Billy Wilder, Henry Lewin e Paul Newman, poi, durante una vacanza a Roma si fermò in Italia ed entrò nel nostro cinema. Resta nella storia dell’erotismo il servizio che Playboy le dedicò nel 1969 (febbraio), ma anche lì il nudo era nascosto dai lunghi capelli. Non ha mai voluto fare una scena o una foto di nudo integrale, anche se nasceva come modella. Ha lavorato in Italia con registi importanti (Risi, Salce, Camerini, Steno, Capitani…), dal 1965 al 1974, per poi lasciare il cinema e dedicarsi soltanto alla famiglia. La parte sexy della pellicola è tutta affidata alle sue grazie, ma le forniscono valido supporto anche la bella parigina italianizzata Dominique Bosquero (1937) e una giovanissima Carla Mancini (1950). Interessante la parte ambientata ad Amsterdam con le ragazze in vetrina e i numerosi sexy shop, per i tempi una vera trasgressione.

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